Magalì Gil, 25enne che sostiene di essere figlia di Diego Armando Maradona, ha ottenuto il consenso per il test del DNA. La cremazione del corpo del campione è stata rinviata.
Dopo Santiago Lara anche una 25enne di origini italiane, Magalì Gil, ha ottenuto il consenso a far svolgere i dovuti test genetici sul corpo di Maradona (che pertanto non potrà ancora essere cremato). A quanto sostiene la ragazza infatti lei sarebbe frutto di una relazione fugace avuta dal Pibe de Oro e una ballerina, ma soltanto il test del DNA potrà fornire le dovute conferme.
Diego Maradona: la figlia non riconosciuta
Da oltre un anno Magalì Gil starebbe lottando per ottenere il riconoscimento da parte del suo presunto padre, il Pibe de Oro Diego Armando Maradona, scomparso il 25 novembre scorso.
Il magistrato Ignacio Sobrino Reig – a quanto riporta la Gazzetta dello Sport – avrebbe finalmente autorizzato i dovuti test per verificare la versione della ragazza, e pertanto la salma del Pibe de Oro dovrĂ essere preservata in attesa della cremazione (rinviata a data da destinarsi).
Oltre a lei nei mesi scorsi anche un uomo di nome Santiago Lara ha dato inizio alle pratiche per effettuare il riconoscimento, e pertanto se anche lui dovesse risultare figlio del Pibe de Oro gli eredi diretti del campione salirebbero a ben 6 (e 7 nel caso in Magalì Gil venisse riconosciuta). Del resto è noto che il campione abbia avuto molteplici relazioni, e solo nel 2007 aveva riconosciuto il figlio Diego Armando Maradona Junior, nato nel 1986 dalla sua relazione con Cristiana Sinagra.
Le indagini sulla morte
La scomparsa del campione, avvenuta a pochi giorni dal suo 60esimo compleanno, ha commosso il mondo intero. Oltre al grande dolore per la scomparsa di Maradona la famiglia ha dovuto fare i conti con le indagini – ancora in corso – per accertare le responsabilitĂ riguardanti un presunto ritardo nei soccorsi. Nei giorni scorsi sono emerse anche le foto della stanza in cui Maradona avrebbe alloggiato al momento della sua scomparsa e che hanno creato grande stupore e indignazione.